Everything is Fine
Markets accustom investors to constant rewards, lowering emotional barrier to risk. Ticket to participate in the last race thus becomes increasingly expensive in terms of risk: it will be a bloodbath
«The ultimate form of preparation is not planning for a specific scenario, but a mindset that can handle uncertainty» — James Clear
In the wonderful world we find ourselves in, everything seems to be discovery of the century. With Artificial Intelligence on the crest of the wave, cryptocurrencies back on the moon and stock markets pumping upward, we have forgotten all about the context in which we find ourselves. Macro-economic data are swept like dust under the rug, interest rates continue to remain high with forecasts of over-priced cuts, recessionary status in Europe, and resilient inflation worldwide. Everything is fine.

In fact, those who know finance, economics and markets in general well know that fear and greed alternate like the passing of time. Trends before they reverse weaken. And that is what happening in these weeks, despite the crowd always watching top of the chart. Although current price action and momentum seen recently are not typical of a market top, such positive and long performances have only been seen after recessions or during bubbles. Although this is not to say that we are at the end of a euphoric phase, we note everything is not fine, and sooner or later «the system» will be rebalanced. The steeper the climbs, steeper the descents will be: this is not a prediction but a fact. Let’s explore why.

«L'ultima forma di preparazione non è la pianificazione per uno scenario specifico, ma una mentalità in grado di gestire l'incertezza» — James Clear
Nel meraviglioso mondo in cui ci troviamo, tutto sembra essere la scoperta del secolo. Con l’Intelligenza Artificiale sulla cresta dell’onda, le criptovalute tornate sulla luna e mercati azionari che pompano al rialzo, abbiamo dimenticato tutto il contesto in cui ci troviamo. I dati macro-economici vengono nascosti come polvere sotto al tappeto, i tassi d’interesse continuano a rimanere alti con previsioni di tagli sovra-prezzati, lo stato recessivo in Europa e un’inflazione resiliente nel mondo. Va tutto bene.
In realtà chi conosce la finanza, l’economia e i mercati in generale, sa bene che paura e avidità si alternano come lo scandire del tempo. I trend prima di invertirsi si indeboliscono. E questo è quello che sta succedendo in queste settimane, nonostante la folla guarda sempre la parte alta del grafico. Nonostante la price action attuale e il momentum visto di recente non sono tipici di un top di mercato, le performance così positive e lunghe si sono viste soltanto dopo le recessioni o durante le bolle. Nonostante questo non voglia dire che siamo alla fine di una fase euforica, notiamo che non va tutto bene, e prima o poi «il sistema» verrà ribilanciato. Quanto più ripide sono le salite, altrettanto lo sarà per le discese: non è una previsione ma un dato di fatto. Analizziamo il perché.
DAX to the moon (waiting for return to earth)
Although DAX Index remains around 18,000 points, economic data still pointed to a contraction in the first quarter of the year for Europe, especially Germany. The weak reading of latest industrial production data fueled new concerns, in addition to the sharp drop in industrial orders, and a rise in inventories, which confirmed a structural weakness in Europe. Paradoxically, markets on the old continent are over-performing Wall Street and emerging markets. Only commodities are ahead with parabolic percentages (see cocoa, ed). December's output spike was too good to be true, and January saw a 3.2% decline. This means that Q1 GDP is under pressure again as Eurozone economy continues to stagnate. On the other hand, problems are not only related to the cycle. Structural problems in the Eurozone manufacturing industry seem to have worsened (rising energy costs, geopolitical issues related to trade, ed), which means that mid-term outlook is limited on the upside and more directed toward stagnation.

Overall, economic output is expected to continue to decline in the first quarter. A significant overall economic recovery is not expected until the second half of the year. Overall, price-adjusted gross domestic product will increase by only 0.2% this year compared to the previous year, while next year economic output will increase by 1.5%. As a result, the growth forecast for the current year has been significantly reduced by 0.7% compared to the Ifo economic forecast for winter 2023 and slightly increased by 0.2% for 2025. Economic weakness is slowing employment growth and will initially cause unemployment to rise further. The unemployment rate will average 5.9% this year, 0.2% higher than in 2023. The rate is not expected to fall to 5.6% before 2025.

DAX sulla luna (in attesa del ritorno sulla terra)
Nonostante l’Indice DAX rimane intorno ai 18.000 punti, i dati economici indicano ancora una contrazione nel primo trimestre dell’anno per l’Europa, in particolare per la Germania. La lettura debole degli ultimi dati sulla produzione industriale hanno alimentato nuove preoccupazioni, oltre al brusco crollo degli ordini industriali, e un aumento delle scorte, che hanno confermato una debolezza strutturale dell’Europa. Paradossalmente i mercati del vecchio continente stanno over-performando Wall Street e gli emergenti. Soltanto le materie prime sono davanti con percentuali paraboliche (vedi il cacao, ndr). Il picco di produzione di Dicembre era troppo bello per essere vero, e a Gennaio si è registrato un calo del 3,2%. Ciò significa che il PIL del primo trimestre è di nuovo sotto pressione, poiché l'economia dell'Eurozona continua a ristagnare. D'altra parte, i problemi non sono solo legati al ciclo. I problemi strutturali dell'industria manifatturiera dell'Eurozona sembrano essersi aggravati (aumento dei costi energetici, questioni geopolitiche legate al commercio, ndr), il che significa che le prospettive a medio termine sono limitate al rialzo e più indirizzate verso una stagnazione.
Nel complesso, la produzione economica dovrebbe continuare a calare nel primo trimestre. Una ripresa economica generale significativa non è prevista prima della seconda metà dell'anno. Nel complesso, il prodotto interno lordo corretto per i prezzi aumenterà solo dello 0,2% quest'anno rispetto all'anno precedente, mentre l'anno prossimo la produzione economica aumenterà dell'1,5%. La previsione di crescita per l'anno in corso è stata quindi significativamente ridotta dello 0,7% rispetto alle previsioni economiche Ifo per l'inverno 2023 e leggermente aumentata dello 0,2% per il 2025. La debolezza economica sta rallentando la crescita dell'occupazione e inizialmente causerà un ulteriore aumento della disoccupazione. Il tasso di disoccupazione sarà in media del 5,9% quest'anno, lo 0,2% in più rispetto al 2023. Il tasso non dovrebbe scendere al 5,6% prima del 2025.
Emotional barrier destroyed
The inflation rate will continue to fall, from an average of 5.9% last year to 2.3% this year and 1.6% next year. Gas and electricity prices, in particular, will become cheaper for consumers. Therefore, energy component is likely to drive down inflation over the forecast period. The core inflation rate (that is, increase in consumer prices excluding energy, ed) will fall more slowly and, at 2.8% this year and 2.2% next year, will be higher than the overall inflation rate. Inflation among labor-intensive service providers, in particular, will fall only slowly because rising wage costs keep up pressure on prices.

While purchasing power is being eroded by sticky inflation in Europe, DAX Index remains disconnected to fundamentals. The coincidences of technical (4 witches), cyclical (natural cycle expirations and time-price factor, ed) deadlines portend the formation of a non-final market top by 2024, dichotomy between economics and finance widening ever wider, returning pumped values behind. While major brokerage houses and hedge funds have stayed out of the latest euphoric movement, retail traders and small speculators have been betting against volatility, cashing small premiums relative to the risk taken to stay in the market. Unfortunately, as in all major economic crises and large speculative bubbles, markets accustom new investors to constant rewards, lowering the emotional barrier to risk. The ticket to participate in the last race thus becomes increasingly expensive in terms of risk: when the downside comes, it will inevitably be a bloodbath.

Barriera emotiva distrutta
Il tasso di inflazione continuerà a scendere, passando da una media del 5,9% dello scorso anno al 2,3% di quest'anno e all'1,6% del prossimo. I prezzi del gas e dell'elettricità, in particolare, diventeranno più convenienti per i consumatori. È quindi probabile che la componente energetica faccia scendere l'inflazione nel periodo di previsione. Il tasso di inflazione di fondo (cioè l'aumento dei prezzi al consumo al netto dell'energia, ndr) diminuirà più lentamente e, con il 2,8% quest'anno e il 2,2% l'anno prossimo, sarà più alto del tasso di inflazione generale. L'inflazione tra i fornitori di servizi ad alta intensità di lavoro, in particolare, scenderà solo lentamente perché l'aumento dei costi salariali mantiene alta la pressione sui prezzi.
Mentre il potere d’acquisto viene eroso da un inflazione appiccicosa in Europa, l’Indice DAX rimane disancorato ai fondamentali. Le coincidenze di scadenze tecniche (4 streghe), cicliche (scadenze cicli naturali e fattore tempo-prezzo, ndr) fanno presagire la formazione di un top di mercato non definitivo per il 2024, la dicotomia tra economia e finanza si allarga sempre di più, restituendo dietro valori pompati. Mentre le principali case di brokeraggio ed hedge funds sono rimasti fuori dall’ultimo movimento euforico, trader retail e piccoli speculatori si sono lanciati in scommesse contro la volatilità, incassando piccoli premi rispetto al rischio corso per rimanere a mercato. Purtroppo, come in tutte le grandi crisi economiche e grandi bolle speculative, I mercati abituano i nuovi partecipanti a continue ricompense, facendo abbassare la barriera emotiva del rischio. Il biglietto per partecipare all’ultima corsa diventa così sempre più costoso in termini di rischio: quando arriverà il rovescio della medaglia sarà inevitabilmente un bagno di sangue.
macro economy is not the financial market...you said it in old post
dax rises behind Nasdaq because it has become a technology index