The Ponzi Era
The Ponzi scheme allows those who start the chain to achieve high short-term economic returns, but continually requires new victims willing to pay dues. Sound familiar?
Carlo Ponzi (Lugo, March 3, 1882 - Rio de Janeiro, January 15, 1949), was an Italian con man. Registered at registry office under the name Carlo Pietro Giovanni Guglielmo Tebaldo Ponzi, among the many names he adopted to enact his operations were Charles Ponci, Charles P. Bianchi, Carl and Carlo. He emigrated to the United States and became one of the greatest con businessmen in history, famous for using a technique he devised on a large scale. His scams had considerable resonance in the media, which named technique he adopted «the Ponzi scheme».
The Ponzi scheme is an economic sales model promises strong returns to early investors, at the expense of new investors, who are themselves victims of the scam
Those at top of the pyramid are pulled down. Charles' first large-scale applications he made to immigrant communities first and then nationwide, attempting to use to his advantage the difference in value, between one country and another, of postal bonds. Ponzi was not the first to use this technique, but he was so successful tied his name to it. In fact, he involved 40,000 people with his scam and, starting with the modest sum of two dollars, he went on to collect more than 15 million. Let's dig into this incredible story.
Carlo Ponzi (Lugo, 3 Marzo 1882 – Rio de Janeiro, 15 Gennaio 1949), è stato un truffatore italiano. Registrato all'anagrafe con il nome di Carlo Pietro Giovanni Guglielmo Tebaldo Ponzi, tra i molti nomi che adottò per mettere in atto le sue operazioni ci sono Charles Ponci, Charles P. Bianchi, Carl e Carlo. Emigrato negli Stati Uniti, divenne uno dei più grandi affaristi truffatori della storia, famoso per aver utilizzato su larga scala una tecnica da lui stesso ideata. Le sue truffe ebbero una notevole risonanza sui mezzi d'informazione, che denominarono la tecnica da lui adottata «schema Ponzi».
Lo schema Ponzi è un modello economico di vendita che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime della truffa
Chi è nella parte alta della piramide viene tirato giù. Le prime applicazioni di Carlo le fece su larga scala nei confronti delle comunità di immigrati prima e poi in tutta la nazione, tentando di servirsi a suo vantaggio della differenza di valore, tra un Paese e l'altro, dei buoni postali. Ponzi non fu il primo a usare questa tecnica, ma ebbe tanto successo da legarvi il suo nome. Con la sua truffa coinvolse infatti 40.000 persone e, partendo dalla modica cifra di due dollari, arrivò a raccoglierne oltre 15 milioni. Addentriamoci in questa incredibile storia.
Carlo's discovery
Ponzi was involved in a variety of businesses. He wrote a «merchant's guide» a kind of vademecum for promoting business dealings. The guide contained advertisements and addresses of a number of advertisers, of all kinds of goods. A few weeks later Ponzi received a letter from a Spanish company inquiring about the volume. The letter was accompanied by an International Reply Coupon, which allowed countries federated to the Universal Postal Union to obtain a stamp to send reply envelope.
Ponzi had never seen one before and asked for information. In doing so, he discovered that, given the different cost of living in Spain compared to the United States, Spanish voucher was worth less than US stamp. Vouchers had a different cost in each country but their countervalue in stamps was the same everywhere. International postal agreements stipulated recipient could not use stamps of sender's nation, nor could the sender, in his own country of residence, purchase the stamps of recipient's foreign country of residence. International vouchers solved the problem, allowing postal costs of an exchange of mail between two senders living in different states.
Ponzi calculated by receiving vouchers from a country where the cost of living was lower than in US, such as Spain or Italy, transaction alone-called «arbitrage» in economic jargon-could generate a profit. That was Carlo's enlightenment. 100 vouchers could originate 100 stamps, but if a Spanish voucher (cost in dollars = 10 cents) was exchanged in the US for stamps of 15 or 20 cents each, there it was, 50% or 100% profit. High inflation after WWI had in fact lowered the cost of postage in Italy at US dollar exchange rate. Therefore, by buying vouchers in Italy and exchanging them for US stamps, it must have been possible to make a profit on the difference.
La scoperta di Carlo
Ponzi si occupava di diversi affari. Scriveva una «guida del commerciante», una sorta di vademecum per promuovere i rapporti commerciali. La guida conteneva le pubblicità e gli indirizzi di una serie di inserzionisti, di tutti i generi merceologici. Alcune settimane dopo Ponzi ricevette una lettera da una società spagnola che chiedeva informazioni in merito al volume. La lettera fu accompagnata da un buono di risposta internazionale (International Reply Coupon), che consentiva, nei paesi federati all'Unione postale universale, di ottenere un francobollo per inviare la busta di risposta.
Ponzi non ne aveva mai visto uno prima di allora e chiese informazioni. In tal modo scoprì che, dato il diverso costo della vita in Spagna rispetto agli Stati Uniti, il buono spagnolo valeva di meno del francobollo americano. I buoni avevano un costo diverso in ciascun Paese ma il loro controvalore in francobolli era lo stesso dappertutto. Gli accordi postali internazionali prevedevano che il destinatario non poteva utilizzare i francobolli della nazione del mittente, né il mittente poteva, nel proprio paese di residenza, acquistare i francobolli del paese estero di residenza del destinatario. I buoni internazionali risolvettero il problema, permettendo di pagare i costi postali di uno scambio di corrispondenza tra due mittenti che vivevano in stati diversi.
Ponzi calcolò che, ricevendo i buoni da un paese dove il costo della vita era inferiore a quello statunitense, come la Spagna o l'Italia, la sola transazione detta in gergo economico «arbitraggio», poteva generare un profitto. Quella fu l’illuminazione di Carlo. 100 buoni potevano originare 100 francobolli, ma se un buono spagnolo (costo in dollari = 10 centesimi) era cambiato negli Stati Uniti con francobolli da 15 o 20 centesimi l'uno, ecco che il profitto era del 50% o del 100%. L'alta inflazione del primo dopoguerra aveva infatti diminuito il costo dell'affrancatura in Italia al cambio in dollari statunitensi. Quindi, acquistando i buoni in Italia e scambiandoli con francobolli statunitensi, doveva essere possibile guadagnare sulla differenza.