«A successful trader studies human nature and does the opposite of what the general public doe» — W.D. Gann
The economy goes one way while markets go the other. That’s what we are seeing in this final part of the year. U.S. labor data and most recent ISM and manufacturing PPI continue to indicate that Fed's work is not yet done. The outlook for 2023 from the major investment banks is tilted toward caution with increased recession risk and potential market volatility. However, if we assume a recovery in second half of the year, we can imagine it particularly in the technology sector and emerging markets. The lows of 2022 could be retested on Wall Street as well as in Europe, which has been much more resilient in this latter part of the year. Technical deadlines, cyclical deadlines, and a truly explosive macro-economic calendar will dominate. Next week will be decisive in terms of macro data coming out. Last inflation figure (CPI) of the year in the United States and Europe; followed by meetings of the respective central banks, Fed and ECB, and speeches of Powell and Lagarde will provide the latest hawkish guidance for the markets.
Christmas rally or Christmas crash? Given conditions and last few harrowing months, answer seems obvious: we need to breathe. The bond market is pricing in at most a 40% probability of a full-blown recession. This may be reason for euphoria in financial markets, so resilient in taking note of the surrounding scenario. Bonds have really been leading indicator during this bearish market. We saw bonds get crushed when Fed raised rates. Now, however, bond markets have started trading as if Federal Reserve reversed course more than a month ago. The famous pivot is already discounted but you have to be careful because then recession comes next and then deflation.
This is macro environment, but what I want to focus on is technical aspect. We are behind schedule, in terms of profit taking of current trade and in terms of expected reversal movement. They are visibly holding it back in order to limit damage: anyone who has seen some machinery in action (hft, algo-traders) knows what I’m talking about. The built floor is powerful but there are some gaps to be covered and areas to be chewed up before continuing down the plotted path. Technical inefficiencies are always covered. We will go into the details of this and much more within this letter. Let’s dig in.
In this episode: new cyclical expirations | Master Time Cycle levels | new time-price vector activation
L’economia va da una parte mentre i mercati vanno dall’altra. Questo è quello che stiamo vedendo in questa parte finale dell’anno. I dati del lavoro negli Stati Uniti e i più recenti ISM e PPI manifatturiero continuano ad indicare che il compito della Federal Reserve non è ancora terminato. L’outlook per il 2023 delle principali banche d’affari è improntato verso la cautela con un aumento del rischio di recessione e una potenziale volatilità del mercato. Tuttavia se ipotizziamo una ripresa nella seconda parte dell’anno, la possiamo immaginare in particolare nel settore tecnologico e nei mercati emergenti. I minimi del 2022 potrebbero essere ritestati a Wall Street così come in Europa che si è mostrata molto più resiliente in questa ultima parte dell’anno.
Le scadenze tecniche, quelle cicliche e un calendario macro-economico davvero esplosivo la faranno da padrone. La prossima settimana sarà quella decisiva per quanto riguarda i dati macro in uscita. L’ultimo dato sull’inflazione (CPI) dell’anno negli Stati Uniti e in Europa; seguiranno i meeting delle rispettive banche centrali, Fed e Bce e gli speech di Powell e Lagarde che forniranno le ultime indicazioni da falco per i mercati.
Rally di natale o crollo di natale? Viste le condizioni e gli ultimi mesi arrembanti la risposta sembra scontata: bisogna respirare. Il mercato obbligazionario sta valutando al massimo una probabilità del 40% di una vera e propria recessione. Questo potrebbe essere il vero motivo di euforia dei mercati finanziari, così resilienti nel prendere atto dello scenario circostante. I bonds sono stati davvero l'indicatore principale durante questo mercato ribassista. Abbiamo visto le obbligazioni essere schiacciate quando la Fed ha alzato i tassi. Adesso invece, i mercati obbligazionari hanno iniziato a fare trading come se la Federal Reserve avesse invertito la rotta più di un mese fa. Il famoso pivot è già scontato ma bisogna stare attenti perchè poi dopo arriva la recessione e poi la deflazione.
Questo è l’ambiente macro, ma quello su cui voglio soffermarmi è l’aspetto tecnico. Siamo in ritardo sulla tabella di marcia, in termini di prese di profitto del trade in corso e per quanto riguarda il movimento di inversione atteso. Lo stanno trattenendo in maniera evidente per limitare i danni: chi ha visto qualche macchinetta in azione (hft, algo-traders) sa bene di cosa parlo. Il pavimento costruito è potente ma ci sono alcuni vuoti da ricoprire e zone da masticare prima di proseguire la strada tracciata. Le inefficienze tecniche vengono sempre ricoperte. Scenderemo nei dettagli di questo e molto altro all’interno di questa lettera. Approfondiamo.
In questo episodio: nuove scadenze cicliche | livelli Master Time Cycle | nuova attivazione del vettore tempo-prezzo
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