Hamsters In The Wheel
Instead of striving to coexist, human always wants to try to prevail over nature until give up
It's been a really long time since we've had such a Black Friday. The violence of this drop that swept away any obstacle, any noble thought «everything is fine and everything will be fine thanks to mommy Fed and daddy ECB» made us forget how much such violent movements hurt.
And what's a -8% from all-time highs after we've run so hard? Nothing really, come to think of it. It's just a Black Friday, like many others in history. But this Friday leaves a bitter taste in the mouth, not because «we told you» but of all the stories we have been told in recent months. Ours is a bitter reflection, of disappointment more than anything else. We were not preaching declines, we were just coming to terms with reality, reality is that barkers and analysts did not want to see just because it was easier to «buy a high and everything went up, while wallet goes up». Sooner or later the game had to break, pendulum had to make its opposite movement and we know it very well, the covid was the umpteenth excuse to sweep away some people, again.
One more time. It's always like that in the financial markets, we never learn that. On Twitter we wrote countless posts, alerts, reading data, verifying numbers, calculating the long-only levers of retail traders, we were not Cassandras but the something are not ok and we often pointed out «any money earned without studying the markets will be easy money that will be returned with interest». Back to the charts.
Era davvero tanto tempo che non passavamo un venerdì così nero. La violenza di questo ribasso che ha spazzato via qualsiasi ostacolo, qualsiasi nobile pensiero che «tutto va bene e che tutto andrà bene grazie a mamma Fed e papà Bce» ci ha fatto dimenticare quanto fanno male i movimenti così violenti.
E che sarà mai un -8% dai massimi storici dopo che abbiamo corso così tanto? Niente in effetti, pensandoci bene. E’ solo un venerdì nero, come tanti altri nella storia. Ma questo venerdì lascia un po’ l’amaro in bocca, non tanto perché «l’avevamo detto» ma per tutte le storielle che ci hanno raccontato in questi mesi. E’ una riflessione amara la nostra, di delusione più che altro. Non stavamo predicando ribassi, ma soltanto facendo i conti con la realtà, quella che gli imbonitori e gli analisti non volevano vedere solo perché era più facile «comprare un massimo e tutto saliva, mentre il portafoglio si riempiva di denaro». Il giochino prima o poi doveva rompersi, il pendolo doveva fare il suo movimento contrario e lo sappiamo benissimo, il covid è stata l’ennesima scusa per spazzare via un po’ di gente, di nuovo.
Un’altra volta ancora. E’ sempre così sui mercati finanziari, non lo impariamo mai. Su Twitter abbiamo scritto infinità di post, di allerta, leggendo i dati, verificando i numeri, calcolando le leve long-only dei traders retail, non eravamo Cassandre ma i conti non tornavano e spesso abbiamo sottolineato che «ogni soldo guadagnato senza studio sui mercati saranno soldi facili che verranno restituiti con gli interessi». Torniamo ai grafici.
Hamsters in the wheel
And now it' is true this new variant from South Africa is running very fast and seems to bring Europe, most sensitive but also the one that reacts first with political interventions, to its knees again. This scares markets and possible downgrade on the economy immediately come to mind with cursed February 2020. We are doing nothing more than hamsters inside a wheel: new variant, then cases go up, then come lockdowns and restrictions, new vaccine boosts, reopenings, and so on. Instead of striving for coexistence, man always wants to try to prevail over nature, until he gives up.
Criceti nella ruota
Eppure è vero che questa nuova variante dal Sud Africa corre tanto e sembra mettere di nuovo in ginocchio l’Europa, la più sensibile ma anche quella che reagisce prima con gli interventi politici. Questo spaventa i mercati e le possibili ripercussioni sull’economia tornano subito in mente con quel maledetto febbraio 2020. Non stiamo facendo altro che i criceti all’interno di una ruota: nuova variante, poi salgono i casi, poi arrivano i lockdown e le restrizioni, nuovi boost di vaccini, riaperture e così via. Anziché sforzarci di convivere, l’uomo vuole sempre provare a prevalere sulla natura, finché non si arrende.
The real Black Friday
This time the markets were really serious: DAX from the all-time high 16297 lost a little less than 8% in a week, closing a black November almost -4% (there are two days to the end of the month). No one could expect such a decline but as we wrote on Twitter our key target was the 15389 area, real watershed of the rise to the historical highs. Closing below this level did not suggest anything good and unfortunately so it was: this is the real Black Friday. We have to collect only ashes after this red fire on the markets, hoping this weekend will not «give us» other surprises at the reopening on Monday.
From technical point of view, we have covered any kind of gap-up left open during the climb and we have arrived in really extreme areas where primary hand could start accumulating again. Key level for a start of accumulation buying could be 14814 area, low from which October rally started. At 14980 passes a very important annual time-price level could contain decline at least for the beginning of the week. Let's pay attention also to cyclical expiration we have signaled in the last week: setup date of November 27. An extreme level hit on this date (which this year falls on a Saturday) could mark a bottom from which to restart. It must be said, however, that when markets are so irritable, technical levels are less sensitive. It is normal: this is the case and we cannot say «system doesn’t work».
No system works well with extreme levels, if usually range are of 100-200-300 points per day. A range of almost 1000 points are insane for any system, you have to accept it and know how to defend in these phases of extreme volatility. A useful advice in all seasons is to reduce size, enlarge stop loss and abstain if you don't have a solid and reliable trading plan. Let's be clear, even the best systems in these moments suffer but we must manage the moments, as we always say «real trader suffers, and a lot». But let's come to the point:
BULLISH SCENARIO — For the next week, plan is to try to buy support area (see the chart), but don’t pay too much attention to the levels: when there is this volatility it is more useful to identify zones, so whole range up to 14800 is a good support zone. Extension levels we have 14647 and 14440 and the final extreme level, last bulwark to maintain bullish structure placed at 13900 but at the moment we don’t make catastrophic hypothesis, we point them out only for those working in the long term.
BEARISH SCENARIO — Selling opportunities after a decline of 1300 points is not easy to identify but let's go step by step. In case of positivity, first level at 15297 could be crossed with speed: no significant volumes and speed of trading could cause a contrary squeeze would meet few obstacles. More important levels where we can start to build a bearish scenario is 15539 area and better still 15660/15781, which is also target area of a possible V-shaped recovery, as DAX has often accustomed us.
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Il vero Black Friday
Questa volta i mercati hanno fatto davvero sul serio: il DAX dal massimo storico 16297 ha perso poco meno dell’8% in una settimana, chiudendo un Novembre nero quasi -4% (mancano due giorni alla chiusura del mese). Nessuno poteva aspettarsi un ribasso del genere ma come scrivevamo su Twitter il nostro target chiave era l’area 15389, il vero spartiacque del rialzo fino ai massimi storici. Chiusure sotto questo livello non facevano pensare a nulla di buono e purtroppo così è stato: questo è il vero Venerdì Nero. Bisogna raccogliere soltanto le ceneri dopo questo incendio di fuoco sui mercati, sperando che questo weekend non ci «regali» altre sorprese alla riapertura di lunedì.
Dal punto di vista tecnico abbiamo ricoperto qualsiasi tipo di gap-up lasciato aperto durante la salita e siamo arrivati in aree davvero estreme dove la mano primaria potrebbe tornare ad accumulare. Il livello chiave per un inizio di accumulo in acquisto potrebbe essere l’area 14814, minimo da cui è partito poi il poderoso rialzo di Ottobre. A 14980 passa un livello tempo-prezzo annuale molto importante che potrebbe contenere almeno per l’inizio settimana il ribasso. Facciamo attenzione anche alla scadenza ciclica che abbiamo segnalato nell’ultima settimana: la data di setup del 27 Novembre. Un livello estremo colpito in questa data (che quest’anno cade di sabato) potrebbe segnare un minimo da cui ripartire. C’è da dire però che quando i mercati sono così irascibili, i livelli tecnici sono meno sensibili. E’ normale che sia così e non si può dire che «il sistema non funziona».
Nessun sistema lavora bene con livelli estremi, se poi la normalità sono i classici range da 100-200-300 punti al giorno. Un range di quasi 1000 punti non può essere la normalità per nessun sistema, bisogna accettarlo e sapersi difendere in queste fasi di volatilità estrema. Un consiglio utile in tutte le stagioni è quello classico di ridurre le size, allargare gli stop loss e astenersi se non si ha un piano di trading solido e affidabile. Sia chiaro, anche i sistemi migliori in questi momenti soffrono ma bisogna gestire i momenti, come diciamo sempre «il vero trader soffre, e tanto». Ma veniamo al dunque:
SCENARIO BULLISH — Per la prossima settimana il piano è cercare di comprare l’area di supporto (osserva il grafico), ma non badare in maniera troppo precisa ai livelli: quando c’è questa volatilità è più utile identificare le zone, quindi tutta la fascia fino a 14800 è una buona zona di supporto. Livelli di estensione abbiamo 14647 e 14440 e il livello finale estremo, mentre l’ultimo baluardo per mantenere la struttura rialzista posto a 13900 ma al momento non facciamo ipotesi catastrofiche, li segnaliamo soltanto per chi lavora nel lungo periodo.
SCENARIO BEARISH — Opportunità di vendita dopo un ribasso di 1300 punti non è semplice da identificare ma andiamo per gradi. In caso di positività il primo livello a 15297 potrebbe essere trapassato con velocità: l’assenza di volumi significativi e la velocità degli scambi potrebbero causare degli squeeze contrari che incontrerebbero pochi ostacoli. Livelli più importanti dove poter iniziare a costruire uno scenario ribassista è l’area 15539 e meglio ancora 15660/15781, che è anche l’area target di un possibile recupero a V, come spesso ci ha abituato il DAX.
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