ETF for Dummies
A short and brief guide for passive investors (includes our top 10 ETFs chosen and analyzed for you)
«Ancient societies followed a single narrative. Modern societies are cacophonies of competing narratives. Without trust, more data doesn’t make us more informed but more confused» — Gurwinder Bhogal
We are all looking for yield. In these complicated times, it is really difficult to choose and disentangle ourselves from dense network of financial products available: we are constantly exposed to all kinds of offers from banks and brokers who try by all means to channel our money to a high-interest deposit account, offering generous plafonds and even cashback (back in fashion) on purchases. It is not easy to remain defenseless to the siren calls in this sea of sharks. So what to do?
If you are really novice, it might be okay to rely on a financial advisor to guide you. The problem is that even then, attempts to steer you toward products with inflated and hidden fees are being made every day, out in the open. If you are an expert in the stock markets you could venture into stocks, actively trade derivatives, commodities or something safer (?) like bonds, but you should be able to put up with the volatility of your assets, get used to seeing your accounts as a roller coaster and be patient, letting the profits run when things go your way.
Instead of damning your soul in looking for inefficiencies within a highly skilled and professional world (just because you can click on a mouse undisturbed, that doesn’t make you a trader or an investor) you could allocate your strength and savings toward «passive investing». Passive investing, in fact, is best suited for most people entering the financial markets, even as novices. ETFs may be right for you. But what are they? How are they distinguished and how are they used? Let's dig in.
Siamo tutti alla ricerca del rendimento. In questi periodi complicati è davvero difficile scegliere e districarsi tra la fitta rete di prodotti finanziari disponibili: siamo costantemente esposti a qualsiasi tipo di offerta di banche e brokers che cercano con ogni mezzo di veicolare i nostri soldi verso un conto deposito a tassi d’interesse alti, offrendo plafond generosi e addirittura cashback (tornati di moda) sugli acquisti. Non è facile rimanere inermi ai richiami delle sirene in questo mare di squali. Allora cosa fare?
Se sei davvero alle prime armi, potrebbe essere corretto affidarsi ad un consulente finanziario che ti guidi. Il problema è che anche in questo caso, i tentativi di direzionarti verso prodotti con commissioni gonfiate e nascoste vengono fatti ogni giorno, alla luce del sole. Se sei un esperto dei mercati azionari potresti avventurarti verso i titoli, fare trading attivamente su prodotti derivati, sulle materie prime o su qualcosa di più sicuro (?) come le obbligazioni, ma dovresti essere in grado di sopportare la volatilità dei tuoi asset, abituarti a vedere i tuoi conti come le montagne russe ed essere paziente, lasciando correre i profitti quando le cose vanno nel verso giusto.
Anziché dannarti l’anima nel cercare inefficienze all’interno di un mondo altamente qualificante e professionale (soltanto perchè tu possa cliccare indisturbato su un mouse, questo non ti rende trader né investitore) potresti destinare le tue forze e i tuoi risparmi verso il «passive investing». L’investimento passivo infatti, è quello più adatto alla maggior parte delle persone che si affacciano ai mercati finanziari, anche da neofiti. Gli ETF potrebbero fare al caso tuo. Ma cosa sono? Come si distinguono e come si utilizzano? Scaviamo a fondo.
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