Debunking False Myths In Trading
3 attitudes you absolutely must change when trading in the financial markets
«You’re hearing a lot of reasons why market is doing things & yes why matters, but why isn’t as important to day traders as a good mindset. I focus on self awareness & execution of my strategy. If you’re in a good place mentally everything else falls into place» — Mirko Milito
THE TREND ILLUSION
In our opinion, on TV, chats, forums, the proliferation of phantom gurus who hate certain terms is absurd to us. Have you ever heard «don't catch the falling knife? Follow the trend, never against the trend?» Well on these statements we strongly disagree. But not for the sake of being against the trend or against someone, but it must be said that in this job who doesn’t risk does not win: and if you do it with awareness and within the comfort zone (which we will see in the next points) you can also take a falling knife, and you will see that it will not cut!
Markets today are efficient and self-adaptive: this means that market always tends to justify a move and make a reversal to what happened before.
Traders are always looking for the edge (translated means advantage) is an abused term in the vocabulary of traders and often it is very complicated to find something that really works, especially over time. Therefore who wants to earn must take risks and there will never be the moment that you will be able to say «now I can enter the market because it has held that support or that resistance», market as said is self-adaptive and if it begins to suspect under that level there are stops or attractive levels of liquidity, you can be sure that it will reverse or better, it will go exactly against that belief that you had built a few moments before.
So how to do it?
You have to study the market, analyze historical data and retrace trends of the last N years, and forget vague and inflated concept of the trend: it is upward on 5-minute chart and downward on daily and upward again on the monthly. We cannot establish a trend to exploit it to our advantage, but we must know the behavior of the underlying.
L’ILLUSIONE DEL TREND
A nostro parere, nelle tv, nelle chat, nei forum il proliferare di fantomatici guru che detestano determinati termini è per noi assurdo. Avete mai sentito dire «non prendere il coltello che cade? Segui il trend, mai contro trend?» Beh su queste affermazioni noi dissentiamo fortemente. Ma non per il gusto di essere controcorrente o contro qualcuno ma c’è da dire che in questo lavoro chi non risica non rosica: e se lo si fa con consapevolezza e all’interno della comfort zone (che vedremo nei prossimi punti) si può anche prendere un coltello che cade, e vedrete che non taglierà!
I mercati oggi sono efficienti e auto adattivi: questo vuol dire che il mercato tende sempre a giustificare un movimento ed a fare una contromossa a quanto successo prima.
Noi traders siamo alla continua ricerca dell’edge (tradotto vuol dire vantaggio) è un termine abusato all’interno del vocabolario dei traders e spesso è molto complesso trovare un qualcosa che realmente funziona, soprattutto nel tempo. Pertanto chi vuol guadagnare deve prendersi dei rischi e non ci sarà mai il momento che potrai dire «adesso posso entrare a mercato perché ha tenuto quel supporto o quella resistenza», il mercato come detto è auto adattivo e se inizia a sospettare che sotto quel livello ci siano gli stop o livelli di liquidità attraenti, stai pur certo che invertirà o meglio, andrà esattamente contro quella convinzione che avevi costruito poco attimi prima.
Quindi come fare?
Bisogna studiare il mercato, analizzare le sedi storiche del mercato sottostante e ripercorrere gli andamenti degli ultimi N anni, e lasciar perdere il concetto vago e inflazionato del trend: il trend è al rialzo sul grafico a 5 minuti e al ribasso sul giornaliero e ancora al rialzo sul mensile. Non possiamo stabilire una tendenza per sfruttarla a nostro vantaggio ma dobbiamo conoscere il comportamento del sottostante.
MEDIATE POSITION
During these years in the world of trading I have had pleasure of meeting, exchanging words, or simply messaging with many traders, those who earn money can be counted on the fingers of one hand. None of them has expressed astonishment at the word «mediation», quite the contrary. They are convinced as I am that optimizing the load price, mediating price and having a trading project in mind is the best thing you can do.
Who can boast of entering the market and after a few hours, day being immediately in profit, happy and content? I find it rather pretentious and arrogant to think that the market goes where we want it to go. The market does what it wants and in particular the DAX doesn't give a damn about our little contracts in the market, it will do what it has to do before taking one road instead of another.
Very often events happen that from a volumetric point of view are isolated and called «climax»: huge spikes and order flows that are hit in sequence for various technical reasons (lack of liquidity or excess liquidity in one direction, or other examples that I am not here to explain) that cause sudden, violent movements that we are used to on DAX and that within a few minutes or a few hours are completely reabsorbed.
So what to do? Mediate against the market? Absolutely not!
It is necessary to have a plan to the base of trade that is putting in feet and to stagger the entry (inside the comfort zone) to establish a maximum amount that we wish to risk, with stop loss or without it changes little and to go from them.
There are also other techniques combine mediation with hedging which would be a hedging procedure on the same instrument or on related instruments trying to drain the loss and freeze it temporarily waiting for a drop in volatility or simply a new level of buy or sell. In conclusion, I can say that to mediate puts expert and aware trader in the condition to make a clean trading, with a healthy project behind.
MEDIARE LA POSIZIONE
Durante questi anni nel mondo del trading abbiamo avuto il piacere di conoscere scambiare parole, o semplicemente messaggiare con molti traders, quelli che guadagnano si contano sulle dita di una mano. Di questi nessuno ha espresso stupore alla parola mediazione, anzi tutt’altro. Sono convinti così come lo siamo noi che ottimizzare il prezzo di carico, mediare il prezzo e avere un progetto di trading in testa è la cosa migliore che si possa fare.
Chi può vantarsi di entrare a mercato e dopo qualche ora, giorno stare subito in gain, felice e contento? Troviamo alquanto presuntuoso e pretestuoso pensare che il mercato vada dove vogliamo noi che vada. Il mercato fa quello che gli pare e in particolare il DAX se ne infischia dei nostri piccoli contratti a mercato, farà quello che deve fare prima di prendere una strada anziché un'altra.
Molto spesso accadono eventi che dal punto di vista volumetrico vengono isolati e chiamati «climax»: enormi spike e flussi di ordini che vengono colpiti in sequenza per vari motivi tecnici (mancanza di liquidità o eccesso di liquidità in un solo verso, o altri esempi che non sto qui a spiegare) che provocano movimenti bruschi, violenti che siamo abituati sul DAX e che nel giro di pochi minuti o qualche ora vengono completamente riassorbiti.
Quindi che fare? Mediare contro il mercato? Assolutamente NO!
Bisogna avere un progetto alla base del trade che si sta mettendo in piedi e scaglionare l’ingresso (all’interno della comfort zone) stabilire una cifra massima che desideriamo rischiare, con stop loss o senza cambia poco e di li andare.
Ci sono poi altre tecniche che abbinano alla mediazione anche l’hedging che sarebbe una procedura di copertura sullo stesso strumento o su strumenti correlati cercando di drenare la perdita e congelarla temporaneamente in attesa di un calo della volatilità oppure semplicemente di un nuovo livello di acquisto o vendita. Insomma concludendo posso dire che mediare mette nelle condizioni il trader esperto e consapevole di fare un trading pulito, con un sano progetto alle spalle.
COMFORT ZONE
We come to the third myth to dispel: comfort zone. Time and time again we are told if we want to be successful we have to get out of the comfort zone: which is also true at first. We have to launch ourselves sooner or later in taking an initiative to start a project, there will never be a moment a person has everything perfectly aligned that show us the way to follow. A bit of healthy light-heartedness and madness is necessary if you want to undertake something in life!
After having experienced the thrill of getting out of the comfort zone it's time to get back into it: how?
In trading this happens with a correct dimensioning of the size, it will give us possibility to accept double scenario that market every day puts in front of the traders: up or down. The twofold scenario must make us feel calm to the point of being happy (trader is never happy when he gains or loses) both if it goes in the desired direction and against.
The attitude is: if it goes in my direction I have been good, I manage position as I have planned (trailing stop, take profit, let it run, breakeven) and so on; if trade goes wrong I remain happy and confident it can take my direction in a second time then I integrate (average) the load price opening a new position. In this way the trading project is safe and I am perfectly aware of what I am doing. This is what we call «the awareness of the financial trader» See you next episode!
COMFORT ZONE
Veniamo al terzo mito da sfatare: la comfort zone. Ogni volta ci viene detto che se vogliamo avere successo dobbiamo uscire dalla comfort zone: il che è anche vero in una prima fase. Dobbiamo lanciarci prima o poi nel prendere un’iniziativa dare vita ad un progetto, non ci sarà mai un momento che una persona abbia tutto perfettamente allineato che ci indicano la strada cui seguire. Un po' di sana spensieratezza e follia è necessario se si vuole intraprendere qualcosa nella vita!
Dopo aver provato l’ebrezza di uscire dalla comfort zone è il caso di ritornarci dentro: come?
Nel trading questo avviene con un corretto dimensionamento della size, ci darà modo appunto la possibilità di accettare il duplice scenario che il mercato ogni giorno mettere davanti ai traders: sale o scende. Il duplice scenario ci deve far sentir tranquilli a tal punto da essere contenti (il trader non lo è mai ne quando guadagna ne quando perde) sia se va nella direzione sperata che contro.
L’atteggiamento è il seguente: se va nella mia direzione sono stato bravo, gestisco la posizione così come ho programmato (trailing stop, take profit, lascio correre, breakeven) e così via; se il trade va male rimango contento e fiducioso che possa prendere la mia direzione in un secondo momento quindi integro (medio) il prezzo di carico aprendo una nuova posizione. In questo modo il progetto di trading è salvo ed io sono perfettamente consapevole di quello che sto facendo. Questa è quella che noi chiamiamo «la consapevolezza del trader finanziario». Al prossimo episodio!