We live in a historical time where inflation is no longer an illusion but a solid reality. We all know how it works: central banks print money and lower rates, inflation rises and rich people see their assets increase in value while citizens who don’t own investable assets see their purchasing power erode. Advisors, economists and financial analysts continue to tell us «cash is trash» story, identifying liquid as the biggest risk an investor can have just so they can inflate their commission bonuses. In these weeks where big companies are becoming penny stocks and where historical assets (bonds and value) are recovering, we having to fight against this inflationary spiral that is sucking us in. Put in stock market terms, inflation is comparable to a losing trade: when a firecracker is about to go off in your hand and you don't know what to do, instead of acting quickly, you try to stall and hope it will go off on its own.
This is how central banks have been acting for half a century now, and chameleon trader finds himself under attack from all sides. Changing your mind about financial markets often is useful if you know what the next step is, but if you are one of those who «follows the trend and market wave», then in this 2022 you will no longer be able to hide and decide what you really want to be. Trader instead of being a chameleon, must be rigid, quick and prepared for all scenarios: having a plan A-B or C will be his salvation and having awareness there will be times when you have to defend yourself and not remain helpless. Action is more important than reaction: be the cause not the effect!
They Never Learn
The Federal Reserve cut interest rates during open market pandemic, under pressure from Trump and in a state of confusion on the part of the board chaired by Jay Powell: to digest change of perspective took weeks that the market paid dearly with sinks of 30 to 50% on stock indexes, generating panic among major American companies. Paradoxically, ECB is much worse in this regard: in addition to not knowing how to manage the loss and (like chameleon trader), it remains passive and lets itself be swept away by whatever happens around it, letting itself be dragged up and down by the current of markets, denoting incapacity and incompetence.
Viviamo in un periodo storico dove l’inflazione non è più un illusione ma una solida realtà. Tutti sappiamo come funziona: le banche centrali stampano denaro e abbassano i tassi, l'inflazione sale e i ricchi vedono aumentare di valore i loro beni mentre la gran parte dei cittadini che non possiedono beni investibili vede il proprio potere d'acquisto erodersi. Consulenti, economisti e analisti finanziari ci continuano a raccontare la storia del «cash is trash», identificando nel liquido il rischio più grande che un investitore possa avere solo per poter gonfiare i loro bonus commissionali. In queste settimane dove le grandi aziende diventano penny stock e dove gli asset storici (bonds e value) riprendono quota, ci troviamo a dover combattere contro questa spirale inflattiva che ci risucchia. Detta in termini borsistici, l’inflazione è paragonabile ad un trade in perdita: quando ti sta per scoppiare un petardo in mano e non sai cosa fare, anziché intervenire rapidamente, cerchi di prendere tempo e sperare che si spegnerà da sé.
Ecco come le banche centrali agiscono da mezzo secolo ormai e il trader camaleonte si ritrova ad essere sotto attacco da tutte le parti. Cambiare spesso idea sui mercati finanziari è utile se si sa qual è il prossimo passo da fare, ma se sei uno di quelli che «segue il trend e l’onda del mercato», allora in questo 2022 non potrai più nasconderti e decidere cosa vuoi davvero essere. Il trader anziché essere camaleonte, deve essere rigido, rapido e preparato a tutti gli scenari: avere un piano A-B o C sarà la sua salvezza ed avere la consapevolezza che ci saranno dei momenti in cui bisognerà difendersi e non rimanere inermi. L’azione è più importante della reazione: sii la causa non l’effetto!
Non imparano mai
La Federal Reserve durante la pandemia a mercati aperti ha tagliato i tassi d’interesse, sulle pressioni di Trump e in preda allo stato confusionale del board presieduto da Jay Powell: per far digerire quel cambio di prospettiva ci vollero settimane che il mercato pagò a caro prezzo con affondi dal 30 al 50% sugli indici azionari, generando il panico tra le principali aziende americane. La BCE è paradossalmente molto peggio in questo: oltre a non saper gestire la perdita (come il trader camaleonte), rimane passiva e si lascia travolgere da qualsiasi cosa che accade intorno, facendosi trascinare su e giù dalla corrente dei mercati denotando incapacità e incompetenza.
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